Le Cave di Rubbio |
L’idea del recupero delle Cave di Rubbio nasce all’artista bassanese Toni Zarpellon dopo una mostra personale del 1988, allestita nel “Garage di via Chiesa” a Rubbio. Proprio in quell’occasione nacque l’interesse e lo stimolo per l’artista, che in breve diventò una sfida personale con l’ambiente della cava, degradato e abbandonato dall’uomo dopo un uso sconsiderato. La sfida fu quella di vedere se da quei massi di pietra grigia poteva, con l’uso del colore nascere un mondo di immagini antropomorfiche e forme che potessero in qualche modo essere collegate ad un immaginario bestiario. Nel inverno del 1989 ebbero inizio i lavori di recupero della prima delle tre cave, la “Cava dipinta”. Vicino alla “cava Dipinta” si trova la “Cava Abitata” eseguita nel 1991 e così definita perché al suo interno sono stati collocati circa 150 serbatoi di auto di varie forme e dimensioni i quali, grazie a tagli e fenditure ottenuti con scalpelli e sgorbie hanno assunto sembianze umane e animali. La terza cava “Laboratorio” è uno spazio aperto all’immaginazione, un luogo di sperimentazione all’interno del quale ogni intervento è lasciato alla libera interpretazione dei visitatori. Nel 2009 nasce per volontà del Maestro Zarpellon e dell’Associazione Culturale Zoing! la quarta cava “Cava Teatro” uno spazio deputato ad ospitare le attività estive organizzate per i bambini e le famiglie oltre a poter ospitare altre attività che rientrino nell’interesse degli organizzatori. EVENTI CAVE DI RUBBIO |